L’improvvisazione ai confini della realtà
con Silvia Bolognesi (contrabbasso, percussioni e voce)
e Francesco Burroni (chitarra, flauto dolce e voce)
L’improvvisazione ai confini della realtà
con Silvia Bolognesi (contrabbasso, percussioni e voce)
e Francesco Burroni (chitarra, flauto dolce e voce)
oltre i confini dello standard jazz fritto e rifritto
oltre le barriere del banale giro armonico I – IV – V o simili
oltre il jazz sperimentale o radicale o come vi pare
oltre l’intonazione vocale e strumentale perfetta con il LA a 440
oltre ogni straccio di melodia
oltre ogni insulso racconto recitato o improvvisato in prosa o in versi
oltre ogni confine e barriera musicaltetatralpoeticofilosofica…
il concerto-spettacolo nasce per esplorare i territori di confine tra voce musica, teatro, poesia e anzi per andare oltre ogni confine, per scardinare ogni barriera e offrire un’ampia panoramica delle sterminate possibilità dell’improvvisazione dal vivo altrimenti detta composizione estemporanea, improvvisazione teatrale, poesia estemporanea, storytelling ecc. ecc.
Potremmo dunque assistere alle più spericolate acrobazie musicalvocalverbali magari improvvisando su una lauda del 1200 di Jacopone da Todi oppure sull’Infinito del Leopardi o, pourquoi pas, sulla lista della spesa del supermercato, su tre note e tre parole date a caso dal pubblico, spaziando dalle più ardite frontiere dello sperimentalismo musicale contemporaneo alla poesia estemporanea in ottava rima secondo i dettami della tradizione seicentesca.
Silvia Bolognesi e Francesco Burroni mettono qui a frutto la loro lunga esperienza nel campo dell’improvvisazione musicale, vocale e teatrale per dar vita ad una serata completamente imprevedibile… anche per gli stessi artisti.